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La Finarda allontana 130 mila mc di acqua piovana dalla città

PIACENZA (9 novembre 2011) – Temperature ben al di sopra della media stagionale, dato che 15 gradi nel mese di novembre sono rarissimi a Piacenza; in più a sorprendere Piacenza ci pensa anche un temporale tipicamente estivo e tropicale, che nella serata di martedì 8 novembre si è abbattuto in città, tramutandosi in vero nubifragio. Ormai non è una novità: il clima sta cambiando. In pochissime ore si rischia di essere travolti da una quantità d’acqua pari a quella che normalmente viene registrata in due o tre mesi.

In modo particolare – spiega il tecnico del Consorzio di Bonifica Roberto Terret - martedì sera Piacenza è stata colpita in sole due ore da un violento nubifragio tipicamente tropicale; il protagonista della città è stato ancora una volta l’impianto idrovoro della Finarda, che nonostante il fiume Po in piena e con le paratoie abbassate per impedire al grande fiume di invadere la città, l’impianto è entrato in funzione con tutte e 5 le pompe a massima velocità dalle ore 19.00 alle ore 21.30 allontanando dalla città di Piacenza 130 mila metri cubi di acqua piovana, sollevandoli ed immettendoli nel fiume Po!! Tale evento non succedeva dal 2000, quando anche in quella occasione il fiume Po era ad un livello alto e l’impianto della Finarda aveva paratoie chiuse con tutte le pompe in funzione a pieno regime!!

In sole due ore e mezza la Finarda ha quindi evacuato 130 mila metri cubi di acqua piovana dalla città, un quantitativo d’acqua pari a circa due volte il grattacielo dei Mille!! L’impianto è stato duramente messo alla prova ma ancora una volta ha protetto la città allontanando enormi quantitativi di acqua piovana.

Eventi come questi devono far riflettere; è evidente infatti il problema dei cambiamenti climatici, con precipitazioni molto concentrate nel tempo. Diversi scenari climatici futuri indicano una probabilità di aumento delle precipitazioni intense e del rischio alluvioni. Ecco perché attuare politiche volte alla prevenzione e non più all’emergenza risultano essere l’unico elemento vincente per il nostro territorio attraverso una specifica e dedicata attenzione agli alvei dei fiumi, agli argini e ad un costante monitoraggio territoriale finalizzato ad un’attività di prevenzione.

In questo clima di emergenza acquista quindi più valore l’operato del Consorzio di Bonifica, che da sempre opera per la difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche e la cui presenza viene considerata indispensabile non solo nelle zone agricole, ma anche in quelle urbanizzate.

“L’impianto idrovoro della Finarda – conclude il presidente Fausto Zermani - è quindi un bene fondamentale e insostituibile per la comunità piacentina; se non ci fosse il Consorzio di Bonifica e l’impianto della Finarda gran parte della città verrebbe letteralmente invasa dall’acqua piovana o dalle piene del fiume Po; ecco perché deve far riflettere l’importanza e l’azione della Bonifica anche all’interno del territorio urbano di Piacenza”.

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 Impianto della Finarda in azione martedì sera 8 novembre; evacua dalla città 130 mila mc di acqua e li rilancia nel fiume Po.

 

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