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Comprensorio di pianura

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DISTRETTO DI BONIFICA VAL TREBBIA

La rete di drenaggio a monte della città di Piacenza, compresa tra il torrente Nure ed il fiume Trebbia, è costituita prevalentemente da colatori naturali ed artificiali che recapitano le acque nei Canali Diversivi di Est e di Ovest. Il sistema idraulico che con diverso grado ed intensità si sviluppa in destra Trebbia tra la zona pedecollinare e il fiume Po, costituisce l’unità del sub-bacino idrografico, entro il quale il consorzio esplica la propria attività ai fini della regimazione e dell’allontanamento delle acque.

La bonifica idraulica della città di Piacenza interessa un’area di circa 1.750 ettari quasi completamente urbanizzati, le cui acque meteoriche interne, attraverso due canali principali denominati Settentrionale e Rifiuto aventi rispettivamente uno sviluppo di Km 1.60 e Km 2.80, giungono all’Impianto idrovoro Finarda, che le recapita poi nel fiume Po. L’impianto idrovoro è costituito da una centrale con tre elettropompe di portata complessiva pari a 18.000 litri/s.

Le opere di bonifica presenti nel territorio comunale di Piacenza, consentono lo sgrondo delle acque meteoriche anche dei terreni di più bassa giacenza, cioè con quote del piano di campagna inferiori di ben 5 metri a quelle di piena del fiume Po. Condizioni di difficoltà di sgrondo delle acque meteoriche, si trovano in tutta l’area urbana della città di Piacenza. Per lungo tempo questa situazione ha impedito l’attuazione della fognatura cittadina. La realizzazione del sistema delle opere di bonifica ha consentito pertanto di avviare razionale soluzione anche al problema dell’allontanamento delle acque fognarie, in quanto le opere di bonifica hanno costituito e costituiscono tutt’ora, la spina dorsale del sistema fognario, in particolare relativamente al centro urbano cittadino

bonifica trebbia 

 

 finarda

L’impianto idrovoro della Finarda è costituito da due centrali, una di recente costruzione e una che risale agli anni ‘20, di portata complessiva pari a 25 mc/sec. L’impianto idrovoro viene utilizzato non solo durante i periodi di piena del Po, ma anche per smaltire le portate dei canali, in particolare il Rifiuto che nello specifico è quello della fognatura della città, per avere una sicura e continua espulsione in Po, a mezzo di sollevamento meccanico dell’impianto, tutte le volte che le condizioni di piena lo vedono necessario e quando gli scarichi liberi si dimostrano insufficienti

Le opere di bonifica realizzate (Canali Diversivo di Est e di Ovest) consentono anche un efficiente sistema di difesa della città di Piacenza dalle acque che provengono da Sud, dai territori compresi tra il Nure e il Trebbia. Senza il Canale Diversivo di Ovest parte della città di Piacenza sarebbe soggetta a periodici allagamenti in particolare in coincidenza di alti livelli nel fiume Po. Il canale delle Acque Alte, denominato Diversivo di Est, partendo da San Lazzaro/Alberoni sbocca nel Nure, poco a monte di Roncaglia, e vi scarica tutte le acque che prima gravitavano, attraverso il colatore Riello ed altri rivi, sui terreni bassi della zona di Mortizza e del Gargatano: consente un’efficace difesa della parte orientale del territorio comunale, che include anche il nuovo polo logistico di Piacenza, dalle acque che provengono dalle colline di Vigolzone. Ha uno sviluppo di 6,60 Km con una portata massima di acqua piovana di 27 mc/sec.

canale1canale2Il canale Diversivo di Ovest partendo dal colatore Riazza, a monte della località Galleana, sbocca in Trebbia intercettando e convogliando nel torrente tutte le acque che prima si dirigevano sulla città e nella zona bassa di Sant’Antonio; consente un’efficace difesa della parte occidentale della città dalle acque che provengono dalla zona collinare, in modo particolare dalle colline di Rivergaro. Tale canale conosciuto come Canale della Fame, ha uno sviluppo di 5,6 km con una portata massima di acqua piovana di 54 mc/sec. I Canali diversivi intercettano la fitta rete di colatori naturali e canali artificiali che partendo da Rivergaro e Vigolzone, prima della costituzione delle opere di bonifica, giungevano in Po attaverso il centro urbano e la campagna del territorio del comune di Piacenza. Attraverso questo complesso sistema di bonifica idraulica vengono rimosse le cause che provocano la sofferenza idraulica del territorio interessato, apportando allo stesso quei vantaggi igienici, demografici, economici e sociali espressamente contemplati dalla legislazione in materia di bonifica. L’impianto idrovoro richiede opere di adeguamento per far fronte alle maggiori esigenze date dal forte incremento della superficie urbanizzata. Al riguardo il Consorzio, di concerto con il Comune di Piacenza, ha posto mano allo studio idrologico-idraulico del comportamento congiunto delle reti di drenaggio, urbano e di bonifica, che interessano il territorio del capoluogo onde determinare i valori di massima piena in arrivo ai canali terminali ed agli impianti idrovori ed essere, quindi, in grado di individuare gli interventi atti ad assicurarne il tempestivo smaltimento.

espansioneI canali diversivi di Est e di Ovest, formano la cintura di difesa della città che è stata completata con la realizzazione della cassa di espansione. Quindi, in caso di piogge intense la città viene difesa anche dalla Cassa di Espansione del Colatore Riello che è situata in località Farnesiana di Piacenza. L’opera idraulica assicura dagli allagamenti una vasta area edificata del Comune di Piacenza ed elimina il rischio di esondazione del colatore Riello nel tratto che sovrappassa la tangenziale. Ha una capacità d’invaso di circa 90 mila mc ed è costituita da tre distinti accumuli intercomunicanti tra loro.

 

 

 

armalunga1La bonifica in località Mortizza interessa la zona suburbana del territorio comunale di Piacenza con una estensione di 2.400 ettari. Gestisce il sistema principale di canali di intercettazione, convogliamento ed allontanamento delle acque meteoriche dal territorio della città. Il canale delle Acque Alte, denominato Diversivo di Est, consente un efficace difesa della parte orientale del territorio comunale, che include anche il nuovo polo logistico di Piacenza dalle acque che provengono dalle colline di Vigolzone. Ha uno sviluppo di 6,60 Km con una portata massima di acqua piovana di 27 mc/sec, mentre quello delle Acque Basse denominato Collettore Armalunga ha uno sviluppo di 1,60 Km. Il Collettore Acque Basse termina all’impianto idrovoro di Armalunga, costituito da due centrali, una di recente costruzione e una che risale agli anni ‘20 in grado di sollevare nel torrente Nure fino a 18 mc/sec. La mancata presenza di questi impianti idrovori comporterebbe durante una piena del fiume Po l’allagamento di tutte quelle aree abitate che hanno una quota inferiore alla quota di massima piena del fiume Po (zona bassa di Piacenza, Mortizza).

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