Zerba: con la bonifica acquedotti in alta quota
BONIFICA DI PIACENZA: VISITA AL COMUNE DI ZERBA
Zerba: con la bonifica
acquedotti in alta quota
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza opera anche in condizioni ambientali veramente estreme (1.500 metri s.l.m). Il sindaco Borrè: “Grazie alla bonifica, abbiamo anche richieste innovative, come ad esempio le energie rinnovabili”
ZERBA, Piacenza (29 ottobre 2009) – “Il Consorzio di bonifica ha in previsione di realizzare nel comune di Zerba interventi volti a migliorare l’acquedotto rurale di Cerreto e a ristrutturare il serbatoio di riserva dell’acquedotto sito in località Villa Lisamara, indispensabili per l’approvvigionamento idrico di queste frazioni”. L’annuncio della nuova opera attesa dalla cittadinanza arriva dal presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani, che sabato scorso, insieme al direttore generale Roberto Ceruti e al tecnico Andrea Ziliani, ha visitato il territorio del Zerba, comune a 1.500 metri sul livello del mare, al confine tra le province di Pavia e di Alessandria.
“I serbatoi – sottolinea il presidente Zermani – vanno eserciti e mantenuti se si vuole assicurare alla popolazione che ancora vi risiede, una qualità buona della risorsa idrica”.
Durante il sopralluogo a Zerba si è svolto anche un incontro con l’amministrazione comunale per concordare un piano di interventi per il futuro.
Il primo cittadino Claudia Borrè, nel ringraziare il Consorzio per l’opera sin qui svolta nel territorio di Zerba, ha fatto presente la “necessità di ulteriori interventi volti da un lato a valorizzare il patrimonio boschivo, salvaguardandolo anche dal pericolo di incendi, utile anche ai fini faunistico-venatori” e dall’altro a “valorizzare il torrente Boreca per la produzione di energia rinnovabile” e per ultimo, ma per questo non meno importante, “valutare ancora ai fini dello sviluppo delle energie alternative fotovoltaiche la ottima esposizione di un versante in roccia nei pressi dell’abitato di Zerba”.
“Riteniamo – dice Zermani – con il Comune si possa lavorare in convenzione per consentire la realizzazione di interventi a sostegno dello sviluppo agropastorale del territorio”. “Tra i nostri compiti, infatti, quello di preservare il territorio dalle calamità naturali e valorizzare le attività agricole che ancora vi operano”. Una zona molto importante anche dal punto di vista paesaggistico e turistico.
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza è presente nell’intero territorio della montagna piacentina captando molte sorgenti, anche ad elevate altitudini, per approvvigionare la risorsa idrica prevalentemente nelle zone rurali di tali territori.
La captazione delle sorgenti consente tra l’altro di contenere il rischio di smottamenti che diversamente potrebbero essere innescati dalle infiltrazioni nel sottosuolo dalle acque sorgive. Le sorgenti captate nella sola alta Val Trebbia sono circa centoventi, e conseguentemente si può affermare che potenzialmente si stanno evitando altrettanti possibili smottamenti.
“La visita al territorio del comune di Zerba – conclude Zermani – costituisce una delle tappe che il Consorzio si è ripromesso di effettuare per la conoscenza puntuale dei problemi sia della montagna dell’alta Val Trebbia sia di quella dell’alta Val d’Arda e Val Nure”.