La Provincia e il Consorzio in prima linea per la difesa del nostro territorio!
PIACENZA (28 luglio 2012) –
“Lo scioglimento della Provincia di Piacenza, come previsto dal decreto del 6 luglio ed i tagli relativi alla Spending review, sarà un reale risparmio o non sarà piuttosto una grave perdita per l’intero territorio?” A porsi questa domanda è anche Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. “E’ opportuno ricordare e sottolineare – continua Zermani - come l’eventuale soppressione della Provincia di Piacenza si tradurrebbe nella perdita di un importante interlocutore di prossimità”.
Proprio nei giorni scorsi, tra i protagonisti dell’annosa questione sulla siccità dell’areale irriguo del torrente Trebbia, si è visto l’Assessore Provinciale all’agricoltura Filippo Pozzi, sempre in prima linea nel cercare di mediare e risolvere le differenti esigenze sia del mondo agricolo che del mondo ambientalista. Infatti partendo da un problema che inizialmente sembrava settoriale, riferito al solo mondo dell’agricoltura, si è poi esteso coinvolgendo diverse realtà locali, sino a divenire una problematica sentita e vissuta nell’intera Regione Emilia Romagna e addirittura coinvolgendo la Regione Liguria. La Provincia si è fatta carico di questo problema ed è stata un fondamentale strumento di soluzione condivisibile, chiara dimostrazione di come la politica sia utile per raggiungere uno scopo concreto e sostenibile per tutti, non avvantaggiando nessuno a discapito di altri.
L’importante accordo raggiunto pochi giorni fa tra le due Regioni garantisce una prima e immediata risposta all’emergenza idrica, che si raccorderà con quella della Cabina di regia appena costituita e che a breve vedrà una nuova convocazione.
“Il sistema Piacenza ha funzionato: grazie al “gioco di squadra” di sinergie istituzionali e politiche, – dice Zermani - in pochissimo tempo è stato raggiunto un importante traguardo, ovvero il rilascio straordinario di un milione di metri cubi di acqua dalla diga del Brugneto a beneficio dell’agricoltura e dell’ambiente del Trebbia”.
Inoltre dalla Cabina di regia costituita dalla Regione Emilia Romagna e composta da rappresentanti del Servizio tecnico di bacino affluenti fiume Po, dalla Regione, dal Servizio idrografico di Arpa, dal Cer (Canale Emiliano Romagnolo) e dal Consorzio di Bonifica, sono stati avviati importanti passaggi sul tema crisi idrica piacentina. In modo particolare, oltre allo straordinario rilascio di un milione di mc dal Brugneto, c’è anche la proposta di utilizzare acqua di falda proveniente da laghetti ricavati da aree di ex cava e da immettere nella rete dei canali principali del Consorzio; in questo senso il Servizio Tecnico di Bacino sta istituendo tutte le pratiche relative all’avvio della procedura.
Infine il Consorzio di Bonifica intende lanciare alcuni appelli rivolti agli agricoltori della zona del basso Trebbia:
- A tutti gli agricoltori che beneficiano ed utilizzano l’acqua del Trebbia, si invitano gli stessi all’uso meticoloso di tale risorsa, in modo particolare risparmiando più acqua possibile per le colture meno idroesigenti;
- Si richiede agli agricoltori della zona del basso Trebbia un ulteriore sforzo: sappiamo già che gli agricoltori irrigano anche di notte, ma si richiede a tutti lo sforzo ulteriore di avviare la pratica irrigua anche nelle ore notturne; ogni goccia di acqua risparmiata è veramente preziosa in questo periodo!!
- Infine un ultimo appello agli agricoltori che posseggono pozzi privati: è possibile segnalare al Consorzio, in questo periodo di emergenza idrica, la condivisione della risorsa acqua, mettendo a disposizione alla rete di canalizzazione del Consorzio, una parte della dotazione di acqua proveniente dai pozzi privati.
L'Assessore provinciale Filippo Pozzi e il presidente Fausto Zermani