Settimana mondiale dell’Acqua
PIACENZA (30 agosto 2012) –
“L’acqua è una risorsa limitata e vulnerabile. Condizioni naturali, attività umane e comportamenti insostenibili costituiscono la base dei problemi di scarsità idrica e inadeguatezza dei servizi in tutto il mondo. L’importanza delle tematiche inerenti la gestione sostenibile delle acque è ormai riconosciuta da tutte le principali istituzioni internazionali, dai governi nazionali e dalle organizzazioni non governative.
Il problema dell’acqua è una realtà presente in vaste regioni del mondo; molti Paesi sono oggi costretti ad affrontare fenomeni quali la scarsità idrica, la desertificazione, le sempre più frequenti alluvioni, i problemi di inquinamento, la gestione degli scarichi e la protezione ambientale. Sempre più evidente è l’urgenza di un radicale cambiamento delle politiche di sviluppo, orientato ai principi della sostenibilità, per preservare la risorsa e renderla disponibile nel futuro”. Con queste parole Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, intende evidenziare il delicato tema che si è aperto domenica scorsa a Stoccolma, la 22.ma Settimana mondiale dell’Acqua organizzata dallo “Stockholm International Water Institute”. La settimana è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1991 con l’obiettivo di far riflettere sui numerosi problemi legati all’utilizzo di questo bene essenziale. Per questa edizione del 2012, organizzata in collaborazione con la FAO, i lavori si concentreranno sul tema “Acqua e sicurezza alimentare”.
La siccità obbliga a gestire al meglio le risorse idriche per salvaguardare la sicurezza alimentare a causa della siccità attraverso un “nuovo Piano d’Azione” che prevede per esempio il riciclo delle acque, utili per l’irrigazione. La Fao, con queste parole pronunciate dal direttore generale Josè Graziano da Silva, ha aperto la settimana mondiale dell’acqua ricordando le “pesanti ripercussioni” della scarsità d’acqua sulla produzione cerealicola mondiale e sul rialzo dei prezzi. Secondo la Fao è necessario “trasformare il modo in cui l’acqua viene usata lungo l’intera filiera alimentare” perché - spiega il direttore generale – “non esiste sicurezza alimentare senza sicurezza delle risorse idriche”. La Fao ha avvertito (in un recente rapporto) che “la scarsezza d’acqua e l’inquinamento stanno mettendo a rischio interi sistemi produttivi in tutto il mondo”.
“L’acqua, spiega Zermani, è una risorsa indispensabile e per questo è fondamentale una corretta gestione delle opere; occorre ottimizzarne l’uso e utilizzare tutti gli strumenti adeguati ad immagazzinarla nei mesi invernali quando questa è abbondante, per poi distribuirla nel periodo estivo; è importante anche ricordare che la disponibilità di acqua potrebbe ridursi a causa dei mutamenti climatici in corso già da anni, e oggi sempre più accentuati. Per rispondere a questi ultimi, conclude Zermani, si auspica l’avvio di un Piano Nazionale degli Invasi, con un uso plurimo dell’acqua, soprattutto per i torrenti appenninici che soffrono periodi di asciutta estiva”.