Forte ondata di maltempo sulla provincia - aggiornamento 4/12/19
Piacenza, 4 dicembre 2019
L’intensa ondata di maltempo che ha colpito il nostro territorio nell’ultima settimana, sommata alle piogge scese in autunno, hanno reso ancora più fragile il nostro territorio montano e gli smottamenti nei diversi comuni ne sono la prova.
E’ il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani a fare il punto della situazione: “In fase di avvio, e in corso, gli interventi sulle strada di Balzago (in comune di Bobbio) e di Avemagna (in comune di Farini); quasi terminati i lavori a Ottone Soprano; riaperta, a senso unico alternato con limitazione ai mezzi pesanti la strada per Proverasso (Ferriere); in programma i lavori per Santa Franca (Farini)”.
STRADA PER LAGOBISIONE
A Balzago di Bobbio è stato rilevato nei giorni scorsi un cedimento del rilevato stradale ed è in corso un intervento in somma urgenza per il ripristino e la messa in sicurezza.
Ad oggi è stata delimitata la zona di pericolo e la strada risulta percorribile.
STRADA VILLANOVA- AGLIO- PRADOVERA
Ad Avemagna di Farini una colata di fango aveva in parte invaso la strada e, al fine di mettere in sicurezza la viabilità rurale della zona, sono iniziati (e ancora in corso) gli interventi di regimazione sia delle cunette sia della scarpata adiacente alla carreggiata.
La strada è transitabile.
STRADA PER OTTONE SOPRANO
Quasi ultimati gli interventi lungo la strada che collega Ottone Soprano ai Semensi e Monfaggiano (Ottone) a completamento di quanto iniziato in somma urgenza già dalle prime ore di domenica 24 novembre. La strada è percorribile.
STRADA DI PROVERASSO (Ferriere)
Riaperta dalle prime ora di questa mattina, mercoledì 4 dicembre, la strada di Proverasso. Qui si può circolare a senso unico alternato con limitazione ai mezzi pesanti.
STRADA DI SANTA FRANCA (Farini)
Ancora chiusa alla circolazione la strada di Santa Franca. Qui, gli interventi sono in programma ma non ancora iniziati. Non ci sono persone isolate.
Continua Fausto Zermani: “Ad oggi non si registrano altre situazioni di pericolo imminente sulle altre strade di bonifica ma va tuttavia segnalato che sono presenti cunette compromesse e alcuni tombini otturati, oltre a terreni molti intrisi. La situazione di assetto idrogeologico è ancora del tutto in evoluzione e sotto monitoraggio attento. Va prestata attenzione”.
CITTÀ DI PIACENZA E FASCIA COSTIERA DEL PO
Per quanto riguarda la zona di pianura, le piogge intense e l’innalzamento dei fiumi e torrenti di questo periodo hanno richiesto la quasi massima funzionalità degli impianti idrovori posto lungo la fascia costiera del Po attivi sia con le pompe, utili al deflusso delle acque che arrivano da monte, sia con le paratoie che, chiuse, non permettono il rigurgito del grande fiume sui territori limitrofi.
In pieno regime di difesa: Finarda (Piacenza), Armalunga (zona sub urbana), Zerbio e Fossadello (Caorso), Casino Boschi (Sarmato).
E’ ancora il Presidente Fausto Zermani a proseguire: “Gli impianti idrovori sono fondamentali per la difesa dei territori di valle. In oltre ottanta anni di funzionamento, questi, sono stati mantenuti con cura, in alcuni casi potenziati e per tutti è stato installato un sistema di telecontrollo che permette - all’ufficio tecnico del Consorzio di Bonifica di Piacenza - di monitorare 24 ore 24 i livelli e agire su paratoie e pompe”.
DIGA DI MIGNANO (comune di Vernasca) e DIGA DEL MOLATO (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone)
Alla diga di Mignano presenti circa 950 metri cubi pari al 9.5% del volume autorizzato.
Alla diga del Molato il volume è di circa 5.3 milioni di metri cubi pari al 85% del volume autorizzato.
A chiarire le motivazioni di una differenza così significativa di volume di invaso è Fausto Zermani:
“L’invaso di Mignano è mantenuto a quote relativamente basse perché entro la metà del mese di dicembre, se le condizioni idrologiche- idrauliche lo permetteranno, è in programma lo svaso completo del bacino al fine di permettere le annuali ispezioni e gli interventi di manutenzione ordinaria agli organi di scarico profondi.
Per la diga di Molato, invece, non è previsto lo svaso, e si è preceduto al rinvaso in previsione della prossima stagione irrigua. Qui, non verrà effettuata la prassi ordinaria di svaso perché ai piedi della diga è in corso il cantiere che permetterà la chiusura dell’ultima di cinque tranche di lavori che ci porterà, il prossimo anno, al collaudo tecnico dell’opera a seguito del quale potremo invasare risorsa fino alla quota di massima regolazione per una capacità totale superiore agli 8 milioni di metri cubi, rafforzando così le funzioni irrigue, di laminazione delle piene, di produzione di energia idroelettrica in aggiunta alla consolidata attrattività turistica per famiglie, scolaresche e sportivi”.
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Piacenza, 27 novembre 2019
Continua l’attento monitoraggio del territorio da parte del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Sorvegliati speciali Il fiume Po e le aree immediatamente vicine.
Tra gli interventi più importanti, spicca sicuramente quello a Rivo di Calendasco di ieri sera. Qui, grazie a una pompa idrovora si è proceduto allo scolo delle acque in arrivo da monte verso il Po, evitando l’allagamento delle 15 abitazioni presenti a monte delle frazione.
Da parte del personale del Consorzio continua il presidio degli impianti idrovori 24 ore 24 e la reperibilità di tecnici e operativi dislocati sul territorio.
Nella giornata di oggi, e viste le nuove piogge, è stato intensificato il funzionamento di tutti gli impianti idrovori posizionati lungo la fascia costiera del Po, attivi sia con le pompe, utili al deflusso delle acque che arrivano da monte, sia con le paratoie che, chiuse, non permettono il rigurgito del grande fiume sui territori limitrofi. In aggiunta agli impianti, attivata anche una pompa idrovora a Zerbio.
Terminato alle 15 di oggi (e iniziato lunedì alle 12) il funzionamento della pompa posizionata nell’area golenale di Caorso in soccorso ad una azienda agricola allagata.
Ecco i dati di funzionamento degli impianti idrovori:
- Finarda (Piacenza): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 190 mila metri cubi di acqua di cui 140 mila da sabato.
- Armalunga (zona sub urbana): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 4 milioni e 100 mila metri cubi di acqua di cui 1 milione e 630 mila sabato.
- Zerbio (Caorso): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 2 milioni e 200 mila metri cubi di acqua di cui 240 mila sabato.
- Casino Boschi (Sarmato): dal primo di novembre ad oggi alle ore 15, sollevati 1 milione e 200 mila metri cubi di acqua di cui 400 mila sabato.
Ad intervenire in merito alla collaborazione adoperata, è Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: “Ringrazio sia gli agricoltori di tutta la provincia - che, grazie alle buone pratiche agrarie, e alla manutenzione portata avanti con cura sul reticolo minore, contribuiscono all’efficienza idraulica dei territori - sia le amministrazioni comunali, la Regione Emilia Romagna, Aipo, il Servizio Affluenti Po, la Prefettura e la Protezione Civile”.
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Piacenza, 26 novembre 2019
Anche 8 tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza in appoggio, e su coordinamento di AIPO, per il monitoraggio arginale eseguito a piedi, e in modo puntuale, al fine di verificare la piena funzionalità delle arginature.
Nella pratica, per il Consorzio, si tratta di 4 squadre da 2 tecnici ciascuna con un tratto definito e a sé, che dalle 7 di questa mattina alle 19 di stasera, sarà battuto a ripetizione.
Complessivamente si tratta di 20 chilometri per un percorso che parte da Sant’Antonio e arriva a Roncaglia.
I tecnici hanno il compito di informare sia il referente di zona di AIPO sia quello del Consorzio, l’Architetto Pierangelo Carbone, nel caso si riscontri la formazione di scoscendimenti/cedimenti e innesco di fenomeni di filtrazione lato campagna con trasporto di materiale (fontanazzi).
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Piacenza, 25 novembre 2019
“Continua l’attento monitoraggio del territorio a cura dei tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza. Questa notte 18 persone rimarranno reperibili e dislocate sul territorio. Domani 4 tecnici saranno a supporto di AIPO per il monitoraggio arginale previsto lungo il fiume Po” a riferirlo è Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica.
A seguire la situazione del territorio.
Zona montana
Riaperte le strade di Ottone Soprano e Ferriere – Rocca.
Ancora chiuse, ma senza persone isolate le strade Pontenano - Proverasso (Ferriere) e Santa Franca - Stomboli (Farini).
Sulle Strade Villanova-Aglio-Pradovera; Vezzera-Pradaglione; Lagobisione Formaggera; Mezzano Scotti Crocetta di Cicogni; Cerignale Oneto non si registrano situazioni di pericolo imminente ma va tuttavia segnalato che le cunette sono compromesse e si segnalano alcuni tombini ostruiti, anche qui i terreni sono molti intrisi e la situazione di assetto idrogeologico è ancora del tutto in evoluzione e per questo sotto attento monitoraggio.
Città di Piacenza e fascia costiera del Po
Po sorvegliato speciale.
Chiuse tutte le paratoie degli impianti idrovori lungo la fascia costiera del Po per evitare il rigurgito del grande fiume sui territori circostanti.
In funzione le pompe degli impianti di Armalunga (zona sub urbana), Zerbio e Fossadello (Caorso) per lo scolo delle acque da monte.
Attivata una pompa idrovora a Calendasco per abbassare il livello dei canali e scaricare in Po e un’altra in comune di Caorso in aiuto ad un’azienda agricola in golena.
Domani, 4 tecnici, saranno a disposizione di AIPO per un monitoraggio arginale eseguito a piedi in modo puntuale al fine di verificare la piena funzionalità delle arginature.
Diga di Mignano (comune di Vernasca) e Diga del Molato (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone)
Alla diga di Mignano presenti circa 1 milione e 600 mila metri cubi pari al 16% del volume autorizzato. Da sabato alle 8 a oggi alle ore 17 sono transitati in diga circa 6.4 milioni di metri cubi di acqua. completamente laminati (trattenuti nel momento di piena per essere rilasciati gradualmente in seguito).
Alla diga del Molato il volume è di circa 5.5 milioni di metri cubi pari al 87% del volume autorizzato. Da sabato alle 8 a oggi alle 17 sono transitati in diga circa 4.7 milioni di metri cubi di acqua completamente laminati.
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Piacenza, 25 novembre 2019 ore 09:30
Sulle Strade Villanova-Aglio-Pradovera; Vezzera-Pradaglione; Lagobisione Formaggera; Mezzano Scotti Crocetta di Cicogni; Cerignale Oneto non si registrano situazioni di pericolo imminente ma va tuttavia segnalato che le cunette sono compromesse e si segnalano alcuni tombini otturati, anche qui i terreni sono molti intrisi e la situazione di assetto idrogeologico è ancora del tutto in evoluzione e per questo sotto monitoraggio attento.
Prestare massima attenzione!
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Piacenza, 24 novembre 2019 ore 16:30
Piogge intense e continue su tutto il territorio.
Il personale tecnico e operativo del Consorzio di Bonifica di Piacenza sta monitorando costantemente il comprensorio provinciale e continuerà anche questa notte.
Ecco la sintesi del week end: diversi smottamenti in montagna; tutti gli impianti idrovori entrati in funzione; montata la paratoia sul varco di Roncaglia; attivate tre pompe idrovore, due in comune di Caorso e una a Calendasco; diga del Molato al 96% della capacità di invaso mentre Mignano è al 16%.
E’ Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza ad intervenire: “Le copiose piogge di questo week end, sommate a quelle scese da inizio autunno, hanno reso ancora più fragile il territorio di montagna e gli smottamenti di oggi ne sono la conferma.
Fondamentali si dimostrano ancora una volta gli impianti idrovori lungo la fascia costiera del Po e le dighe che ci hanno permesso di evitare situazioni di pericolo.
La puntuale manutenzione dei canali, partita già nel periodo estivo, ci ha messo in un sistema di salvaguardia per quanto riguarda il reticolo di pianura.
Si verifica oggi ancora più urgente il realizzo dell’impianto di sollevamento di Soarza (progetto consortile già cantierabile) il cui beneficio ricadrebbe su tutta la zona drenando l’acqua in eccesso.
Ringrazio gli agricoltori di tutta la provincia che, grazie alle buone pratiche agrarie, e alla manutenzione portata avanti con cura sul reticolo minore, contribuiscono all’efficienza idraulica dei territori.
Ringrazio poi le amministrazioni comunali, la Regione Emilia Romagna, Aipo, il Servizio Affluenti Po, la Prefettura e la Protezione Civile per la costante collaborazione”.
A seguire la situazione del territorio.
Zona montana
La zona montana è stata sicuramente la più colpita da questa intensa ondata di maltempo con diversi smottamenti rilevati.
Sulla strada Ottone di Soprano dalle prime ora di domenica si sta lavorando per garantire la transitabilità e mettere in sicurezza i collegamenti con le frazioni di Ottone Soprano, Semensi e Monfaggiano altrimenti isolate.
Chiuse alla circolazione la Strada Pontenano - Proverasso (Ferriere) e la Strada Santa Franca Stromboli (Farini), previsti interventi quanto prima ma non ci sono persone isolate.
La Strada Ferriere - Rocca a causa dello smottamento della scarpata di Montelana, con colata di detriti, era stata completamente interrotta la viabilità ma grazie al tempestivo intervento di un mezzo comunale (in accordo con il tecnico Consortile) si è riusciti a liberare la carreggiata.
Sulle Strade Villanova-Aglio-Pradovera; Vezzera-Pradaglione; Lagobisione Formaggera; Mezzano Scotti Crocetta di Cicogni; Cerignale Oneto non si registrano situazioni di pericolo imminente ma va tuttavia segnalato che le cunette sono compromesse e si segnalano alcuni tombini otturati, anche qui i terreni sono molti intrisi e la situazione di assetto idrogeologico è ancora del tutto in evoluzione e per questo sotto monitoraggio attento.
Città di Piacenza e fascia costiera del Po
Po sorvegliato speciale.
In funzione gli impianti di Armalunga (zona sub urbana), Finarda (Piacenza), Zerbio e Fossadello (Caorso) e due pompe Varisco in comune di Caorso (una sul Nure e l’altra sullo Scovalasino).
Tra sabato e domenica alle 14.30 sollevati: 400.000 metri cubi ad Armalunga, 10.000 da Finarda e 65.000 da Zerbio.
In tutto il mese di novembre: 2.900.000 metri cubi ad Armalunga, 40.000 da Finarda e 2.040.000 da Zerbio.
Installata nella serata di sabato anche la paratoia sul varco del diversivo di est a Roncaglia.
Continua il monitoraggio dei livelli sia di scarico che di carico degli impianti.
Attiva preallerta dei rilasci dagli organi di scarico della diga del Brugneto. Chiuse tutte le paratoie di derivazione sul fiume Trebbia.
Val Tidone
Entrato in funzione l’impianto di Casino Boschi con le pompe per lo scolo delle acque da monte e le paratoie che, chiuse, non hanno permesso il rigurgito del Po sui territori circostanti.
Attivata anche una pompa idrovora sul Tidoncello in comune di Calendasco.
Nella notte in funzione anche la cassa di espansione di Via Paul Harris (a protezione dell’abitato di San Nicolò) con funzionamento delle pompe di sollevamento meccanico.
Val d’Arda
In accordo con Aipo, chiuse le chiaviche di Tinazzo, Scazzola e Babina sui canali di scolo che si immettono in Po.
Diga di Mignano (comune di Vernasca) e Diga del Molato (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone)
Alla diga di Mignano presenti circa 1 milione e 600 mila metri cubi pari al 16% del volume autorizzato. Da sabato alle 8 a domenica alle ore 12 sono transitati in diga circa 3.5 milioni di metri cubi di acqua.
Alla diga del Molato il volume è di circa 6 milioni di metri cubi pari al 96% del volume autorizzato.
Da sabato alle 8 a domenica alle ore 12 sono transitati in diga circa 3 milioni di metri cubi di acqua completamente laminati (trattenuti nel momento di piena per essere rilasciati gradualmente in seguito).