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  • Programma Triennale dei lavori servizi e forniture 2025-27. Adozione

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  • Apertura sportelli 2024

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  • Scadenza PAGAMENTO CONTRIBUTO di BONIFICA prorogata al 31 agosto 2024

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Progetto LIFE CLAW (LIFE18 NAT/IT/000806)

logo CLAW  logo EU  logo Natura 2000

 

Link al progetto: Life Claw - Progetto per la salvaguardia del gambero d'acqua dolce Austropotamobius pallipes

LIFE CLAW (LIFE18 NAT/IT/000806) è un progetto per preservare e migliorare lo stock del gambero di fiume Austropotamobius pallipes, nell’area dell’Appennino nord occidentale delle regioni italiane Emilia Romagna e Liguria, attraverso un programma di conservazione a lungo termine, che prevede l’allevamento e la reintroduzione del gambero autoctono, il ripristino degli alvei, la riduzione dei gamberi esotici invasivi, una campagna di sensibilizzazione e comunicazione.

I partner di progetto sono: Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano (coordinatore del progetto), il Consorzio di Bonifica di Piacenza, l’Acquario di Genova-Costa Edutainment, l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, il Comune di Fontanigorda, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Comune di Ottone, il Parco Naturale Regionale dell'Antola, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università degli Studi di Pavia.

Il progetto si pone come obiettivi specifici:

  • creare quattro strutture di allevamento ex situ per la reintroduzione e il ripristino delle popolazioni del gambero di fiume, al fine di garantire la sopravvivenza a lungo termine di questa specie.
  • proteggere e aumentare gli stock delle popolazioni di A. pallipes più significativi per la conservazione della variabilità genetica della specie nell'Appennino nordoccidentale.
  • contrastare la dispersione di gamberi alloctoni e la conseguente diffusione dell’epidemia da questi veicolata, che costituisce una delle principali cause di estinzione di specie autoctone negli ecosistemi di acqua dolce, mediante la rimozione intensiva e continua delle specie aliene e la costruzione di barriere fisiche per fermarne la diffusione a monte, nelle aree dove ancora vivono i gamberi autoctoni.
  • stabilire una mappa per identificare i corsi d'acqua più idonei per la sopravvivenza dei gamberi di fiume e per promuovere il divieto del rilascio continuo di salmonidi, che sono i principali predatori dei gamberi e contribuiscono ad alterare l’equilibrio dell’ecosistema
  • promuovere, con una campagna di comunicazione, la conoscenza della specie e l’importanza della sua conservazione. Oltre ad aumentare la consapevolezza, il progetto punta a scoraggiare l'introduzione sconsiderata di specie aliene invasive.
  • costituire una rete tra le parti interessate e le comunità locali per la conservazione delle specie.
  • elaborazione di "buone pratiche" tecniche e sviluppo di un piano strategico di conservazione concreta per i gamberi autoctoni, da trasferire in altri contesti italiani ed europei.

 


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