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INAUGURATA LA CONDOTTA AGAZZANO-BATTIBO'

PIACENZA - (18 giugno 2013) Il sistema della bonifica può diventare un modello di sviluppo per l'intero paese, dove agroalimentare e ambiente hanno un ruolo da protagonisti per la crescita. Questo è uno degli auspici formulati ieri, alla diga del Molato di Nibbiano, in occasione della giornata di presentazione della nuova condotta Agazzano-Battibò. Si tratta di un'opera costata circa 15 milioni di euro, somma finanziata dal Ministero delle risorse agricole e forestali, che sostituisce una precedente struttura irrigua ormai vetusta. Alla nuova condotta in futuro potranno allacciarsi decine di aziende agricole della Valtidone e della Valluretta, che potranno ottenere acqua in pressione e ridurre a praticamente a zero gli sprechi.
La cerimonia di inaugurazione, avvenuta simbolicamente lungo il coronamento che sovrasta la diga del Molato, da cui la Agazzano-Battibò prende acqua, si è tenuta in apertura di un convegno dedicato al tema "Piacenza, territorio d'acque e di eccellenze agroalimentari", che ha dato modo di confrontarsi ai rappresentanti del mondo agricolo e delle istituzioni. L'intervento di Giuseppe Blasi, direttore generale della competitività per lo sviluppo rurale del Ministero per le politiche agricole, ha permesso di allargare l'orizzonte fino a gettare lo sguardo sugli scenari nazionali e comunitari.
Il tema dell'agroalimentare non poteva non condurre a una riflessione su Expo 2015, su cui sia il presidente della Provincia Massimo Trespidi sia l'onorevole Paola De Micheli, sollecitati dalle domande della vicecaporedattrice di Libertà, Paola Romanini, che ha moderato gli interventi, hanno lanciato un appello a fare presto.
Il tema dell'acqua non poteva invece non riportare all'attenzione questioni annose come quella del minimo defusso vitale, che da sempre vede contrapporsi ambientalisti e mondo agricolo. «Il minimo deflusso vitale - ha detto il presidente del Consorzio Fausto Zermani, che ha introdotto il convegno - non può non tenere conto delle caratteristiche del nostro territorio e non possiamo far vincere la logica del chi prima arriva meglio alloggia».
Zermani ha ricordato i dati impressionanti relativi alle conseguenze della siccità, che lo scorso anno ha "mangiato" il 30 per cento del Pil regionale. Su questo argomento Zermani ha trovato la "sponda" del presidente Trespidi, il quale ha ricordato la scelta a suo tempo fatta dalla Provincia di inserire nel Ptcp un nuovo invaso. «Una scelta che richiede coesione e su cui la Provincia vuole muoversi per creare consenso, in quanto rappresenta una sfida strategica in grado di mettere il settore agroalimentare in condizione di essere competitivo» ha detto il presidente Trespidi, mandando una stoccata all'indirizzo della Regione. «Occorre - ha osservato il presidente della Provincia - che chi in Regione si occupa del minimo deflusso vitale conosca il territorio, altrimenti ci toccherà continuamente subire scelte punitive».
Dai rappresentanti del mondo agricolo è giunto un plauso unanime al Consorzio per aver portato a termine la nuova condotta. «Una condotta - ha detto il presidente di Coldiretti Luigi Bisi - di cui potranno beneficiare le generazioni future. Se in ogni azienda ci fossero opere come questa, il risparmio d'acqua sarebbe enorme». Anche il presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori, Enrico Chiesa, ha parlato di ricadute positive in termini ambientali, auspicando la realizzazione di un piano irriguo nazionale, mentre il sindaco Alessandro Alberici ha portato a tutti i saluti della comunità di Nibbiano.

La canalizzazione parte dallo sbarramento del Lentino, in comune di Pianello, da dove l'acqua viene immessa in parte nel torrente Tidone e in parte nella nuova condotta che si dirama verso Agazzano da un lato e verso Battibò di Borgonovo dall'altro. I nuovi tubi, arrivati via nave dalla Turchia, sono stati interrati e hanno sostituito quelli vecchi contenenti anche amianto. I lavori, durati 900 giorni, sono stati curati da un'associazione temporanea di 3 imprese.
«I tempi - ha detto il direttore del Consorzio ing. Volpe - si sono leggermente allungati a causa di ritrovamenti archeologici». I materiali ritrovati, laterizi e selci, sono stati preservati. Tutta la condotta è telecontrollata e permette di non disperdere nemmeno una goccia d'acqua. Volpe ha parlato anche dei prossimi lavori, tra i quali una nuova vasca di laminazione al Molato con ristrutturazione della galleria Lentino-Pianello e le cosiddette dorsali che completeranno il sistema Agazzano Battibò. A livello provinciale sono previsti una condotta per interconnettere l'alta Valdarda con il Basso piacentino e la ricostruzione della traversa di Mirafiori crollata negli anni scorsi.

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